Penso che oggi è molto difficile lavorare con l’arte, con la musica, con il teatro, con la danza ecc..ecc… Perchè?
Si tratta di un quesito che richiederebbe molto spazio e discussioni a non finire. Sono convinto che non si tratti solo di crisi economica o tagli o peggio ancora di fine della cultura. Si tratta semplicemente di indirizzare la politica culturale in un ” certo modo”.
I poteri affidano la creatività contemporanea ( delega?) a dei cosiddetti esperti che semplificando, scelgono quelle proposte che possono essere indirizzate verso l’evento, il consenso e altri parametri del genere.
Naturalmente dimenticando tutto il resto, in quanto non farebbe audience. Ecco, il mito dell’audience. Ho calcolato che il 90% ( empiricamente) delle proposte culturali in Italia vengono cassate. Ritenute non presentabili all’attuale pubblico. Lasciando da parte la musica classica -sarebbe troppo ampio il discorso- ascolto molte delle suddette proposte escluse. Mi sembrano tutte molto interessanti!!
Come dicevo sopra, essendo il discorso molto complesso, questo è solo un primo assaggio. Ci risentiamo tra qualche giorno. Vi saluto tutti.